Apnea notturna
L’aspetto più rilevante dal punto di vista sanitario per quanto riguarda il problema del russamento è l’apnea notturna.
Le apnee notturne sono un problema piuttosto diffuso che comporta la interruzione della normale respirazione durante il sonno. Gli episodi di apnea notturna possono capitare più volte durante la notte. La durata della sospensione della respirazione varia da qualche secondo fino a più di un minuto. Nella maggioranza dei casi il paziente da sveglio non riesce a fare una apnea volontaria della durata di quelle notturne. Questo è indicativo del tipo di sforzo che il paziente soggetto a questa sindrome deve sopportare tutte le notti per molte ore. La respirazione dopo l’apnea di solito riprende con un russamento molto rumoroso.
Le apnee notturne sono una condizione patologica cronica che influenza negativamente con la qualità del riposo notturno e quindi il paziente si sente stanco al risveglio ed è soggetto a sonnolenza diurna.
La patologia quasi sempre non viene diagnosticata dal medico di famiglia e spesso nemmeno il paziente sa si essere soggetto. Questo rende difficoltosa la adeguata correzione del problema. Il partner è la persona che di solito accusa il problema ma purtroppo tende a considerarlo come una semplice caratteristica del dormire pesante.
La sospensione della respirazione può essere dovuta a l’apnea ostruttiva (collasso delle prime vie aeree che interrompono il flusso dell’aria) oppure apnea centrale (interruzione degli impulsi cerebrali della respirazione). La seconda causa è molto meno diffusa e di solito e legata ad altre patologie o all’assunzione di determinati farmaci.
Apnea notturna ostruttiva
La sospensione della respirazione è dovuta al collasso delle vie respiratorie e al conseguente blocco del passaggio dell’aria. Il paziente cerca di respirare ma l’aria non passa perché il palato molle e la lingua ostruiscono il passaggio. Questo tipo di apnea è diffusa tra le persone in sovrappeso perché gli accumuli di grasso favoriscono l’ostruzione delle vie aeree. L’apnea ostruttiva è necessariamente legata al russamento.
Apnea notturna centrale
Tipo di apnea del sonno molto meno diffusa nella quale il cervello non invia i segnali elettrici corretti ai muscoli della respirazione. Il soggetto durante il sonno si dimentica di respirare. Gli episodi di questo tipo hanno una durata minore rispetto a quella ostruttiva. L’apnea centrale comunemente è dovuta all’assunzione di alcuni farmaci oppure a determinate patologie. L’apnea centrale non comporta necessariamente anche il russamento.
Apnea notturno: Troppo lavoro per il cuore
Durante le fasi NON-REM, cioè per circa l’80% dell’intero ciclo del sonno, l’apparato cardiocircolatorio diminuisce copiosamente il proprio lavoro: il cuore rallenta i propri battiti, la pressione si abbassa e la quantità di ossigeno destinata al cuore diminuisce. La sindrome delle apnee ostruttive del sonno rivoluziona questa quiete del corpo facendo seguire al momento dell’apnea un brusco risveglio dell’apparato cardiocircolatorio. Questo super lavoro notturno lascia il segno, così chi soffre di tale disturbo soffrirà di sonnolenza diurna, deficit nella capacità di concentrazione, apatia o irritabilità. Elementi che sfociano in un’alterazione dei rapporti sociali, in primis in area familiare.
Esiste inoltre una relazione fra Sindrome delle apnee ostruttive del sonno e complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari. Chi soffre di tale disturbo in forma moderata o grave vede aumentare di cinque volte, rispetto ad un soggetto sano, la possibilità di incorrere in un incidente cardiovascolare e vede raddoppiare la possibilità di un decesso improvviso durante le ore notturne.